In occasione dello scorso IFA di settembre abbiamo pubblicato un corposo Beginning look di Thou Watch R, il primo smartwatch LG a forma di orologio classico ed evidente tentativo dell'azienda coreana di fondere fifty'attenzione al expect con l'ultima tecnologia disponibile.

Ora, a distanza di united nations paio di mesi e in occasione del lancio italiano, abbiamo avuto modo di testare il prodotto per una decina di giorni, impiegandolo nella routine quotidiana, nei momenti di svago eastward di fitness. Il risultato, lo diciamo subito, si riassume in modo semplice: Thousand Watch R è uno dei migliori smartwatch su piazza, soprattutto sotto il profilo estetico. Chi sta cercando un prodotto che faccia bella mostra di sé e incarni le ultime tendenze in fatto di tecnologia, ora l'ha trovato, ma al tempo stesso non sarebbe corretto considerarlo united nations punto d'arrivo: la strada è quella giusta, ma c'è ancora united nations po' da lavorare sul wait due east sull'autonomia per avere un prodotto senza precedenti. Quello che - per intenderci - ci farà togliere definitivamente l'orologio indossato per anni.

Look apprezzabile, buona "tecnica"

Con Grand Lookout man R, LG ha voluto migliorare fifty'impronta estetica del suo smartwatch (M Picket, già provato su dday.it) rendendolo il più possibile simile a un orologio tradizionale. Anche perchè se si pensa di sostituire il proprio amato orologio con una versione ii.0, di sicuro not si accettano compromessi sotto il profilo estetico: il risultato è un prodotto con quadrante rotondo, svariate "Faces" personalizzabili e, dentro, tutta la versatilità di Android Vesture.

Non solo i quadranti, ma anche i cinturini sono personalizzabili. L'esemplare in prova è quello con cinturino in pelle nera.

Rimandiamo al precedente Get-go Look l'analisi delle specifiche tecniche eastward ci concentriamo qui su considerazioni d'uso: fifty'orologio è un passo avanti convincente rispetto alle generazioni passate, dà fifty'impressione di essere united nations orologio curato, con cinturino in pelle e quadrante metallico di chiaro gusto sportivo. È ancora abbastanza spesso e massiccio, dovendo ospitare molta elettronica e una batteria non indifferente. Buono senza dubbio il display OLED, con una valida definizione, resa cromatica e ben abbinato al nero della cassa: sicuramente in silver avrebbe fatto risaltare meglio la finitura metallica della cassa, ma anche così non ci possiamo lamentare.

Pur sapendo di entrare in un territorio soggettivo, riteniamo che LG abbia fatto united nations bel passo avanti e che ora debba provare, come prossimo step, a rendere 1000 Watch R un po' più sottile. Il che not significa renderlo più piccolo: l'orologio ha una stazza analoga a ottimi orologi sportivi east, oltretutto, rimpicciolirne il quadrante  potrebbe urtare contro la leggibilità di Android Wear e renderlo inutilizzabile. Eventualmente si potrebbe optare per la riduzione della corona attorno al display, che in effetti ha un ruolo principalmente estetico.

Android Habiliment, chi era costui?

Com'è noto, LG 1000 Watch R è basato su Android Wear, il sistema operativo di Google dedicato appositamente ai dispositivi indossabili. Rimandiamo alla recensione del primo Thousand Lookout per un approfondimento, qui ci limitiamo a riprenderne gli aspetti essenziali.

Android Wear è pensato per essere sia united nations centro notifiche smart, sia come completamento del telefono. Non richiede configurazioni particolari, appena acceso è pronto all'uso e richiede semplicemente lo scaricamento dell'app Android Wearable sul telefono: un pairing bluetooth e il gioco è fatto. Lo smartwatch mostra il quadrante selezionato dall'utente tra i molti disponibili (alcuni classici, altri legati a specifiche attività come il fitness), e in una piccola porzione in basso lascia intravedere l'intestazione dell'ultima notifica ricevuta in ordine di tempo: basta scorrere verso l'alto per vederle tutte una dopo l'altra e rendersi conto di una chiamata persa, di un'email ricevuta, di united nations messaggio whatsapp, un similar di facebook o un obiettivo di fitness raggiunto, east tutto questo nel tipico stile di Google At present.

Se fifty'app è compatibile, l'orologio offre svariate possibilità di interazione, altrimenti permette all'utente di aprire l'app relativa sul telefono. Per fare un esempio, quando abbiamo provato M Watch, whatsapp non era ancora ottimizzata: i suoi messaggi apparivano regolarmente come notifica ma non si poteva rispondere, mentre ora è possibile farlo via riconoscimento vocale. L'abbiamo provato due o tre volte, nel terrore che il sistema non riconoscesse le parole e scrivesse frasi senza senso (che vengono inviate all'istante), ma in realtà il riconoscimento è stato pressochè perfetto. Intelligente anche l'thought di usare il GPS del telefono per il navigatore di Google Maps, le cui indicazioni appaiono direttamente sull'orologio, così come up la mappa che non è interattiva. Idem con Google Fit per tenersi in forma, considerando che tra fifty'altro l'orologio ha un sensore di battito cardiaco integrato che la rende anche una fitness band in tutto eastward per tutto.

A spasso con G Watch R: utile o superfluo?

Abituarsi a Thou Lookout R è un gioco da ragazzi e dobbiamo ammettere che sul fronte dell'esperienza utente Google ha fatto un ottimo lavoro: LG, dal canto suo, ha voluto forzare i limiti proponendo un quadrante rotondo quando il sistema è evidentemente ottimizzato per display squadrati, ma i limiti non risultano così appariscenti come si pensava in un primo momento. Il sistema è ottimizzato per la lettura dei messaggi "principali", che infatti ci sembrano spostati leggermente verso l'alto per non essere tagliati dalla curvatura del quadrante, ma not lo è per tutte le notifiche e i contenuti: capita talvolta che nelle righe più in basso le prime east le ultime lettere a volte non siano leggibili east si debba agire sul touch spostando verso 50'alto il pannellino relativo. Come dicevamo, questo not è stato mai un problema nella routine di tutti i giorni, tanto più che per testi complessi, come up un sms o un'e-mail, faremmo questo gesto in ogni caso. Inoltre i caratteri non sono piccoli, si devono leggere senza difficoltà, per cui la curvatura dello schermo quando va male taglia united nations paio di lettere, mai parole intere. E nel xc% dei casi, neanche quello.

Per chi parte da zero, l'impressione che deriva dalle prime number ore d'uso è che Android Article of clothing (e orologio relativo) serva a poco, not giriamoci troppo attorno. Poi però insistendo realizziamo quanto alcune cose siano utili: raggiungere una telefonata che mai avremmo sentito (il telefono nascosto da qualche parte) per via della vibrazione sul polso, rispondere al volo a united nations messaggio whatsapp con united nations buon 90% di correttezza nel riconoscimento vocale, misurarsi in un attimo il battito cardiaco durante una camminata senza doversi fermare (è presente il sensore cardio), agire sul lettore audio sempre durante l'attività fisica senza bisogno di estrarre lo smartphone dalla custodia da braccio e via discorrendo.

In pratica, se si considera che G Watch R è molto più efficace dello smartphone per le notifiche (perchè è sempre indossato), l'orologio ha sicuramente un suo perchè, due east con l'arrivo di tante app ottimizzate la situazione migliorerà ulteriormente. Per dire, rispetto a G Watch testato qualche mese fa, la situazione lato-software è già migliorata, ci sono più app compatibili (tra cui molte per il fitness, come Runtastic o Runkeeper, oltre al "nativo" Google Fit) eastward molte permettono un'interazione fino a ieri sconosciuta.

Certo, poi ci sono delle cose di importanza nettamente secondaria: la mappa difficilmente la si guarda sull'orologio, essendoci uno smartphone in tasca (G Watch R non ha GPS, usa quello del telefono), il riconoscimento vocale non va bene in ambienti rumorosi, ma per ricordarci di una riunione, della prenotazione di un volo aereo, come sveglia due east contapassi "smart", fifty'orologio di LG è davvero una scelta interessante.

Un buon orologio, fifty'autonomia resta il limite

Non ci siamo addentrati sulle "prestazioni" dell'orologio, poichè uno snapdragon 400 non può (neanche volendo) causare limiti o rallentamenti ad uno smartwatch: in effetti tutto fila liscio e con una reattività che solo i meridian di gamma (stando nel mondo Android) possono garantire. Quindi il discorso lo si liquida in united nations attimo eastward ci possiamo soffermare sul brandish, fiore all'occhiello di questo prodotto: è united nations OLED, quindi nero perfetto e consumi al minimo, cosa assolutamente indispensabile considerando l'importanza dell'autonomia. Ha una buona definizione, due east anche questo è united nations fattore interessante considerando che molti quadranti "simulati" sono basati su lancette finissime, che qui si vedono egregiamente; molto vivace l'impostazione cromatica, cosa che su uno smartwatch va benissimo.

Tra i molti quadranti disponibili, il nostro preferito

Per vedere l'ora si può decidere di accendere e spegnere il quadrante a mano (o via gesture) oppure introdurre una modalità che limita al massimo il consumo dello schermo ma permette comunque di vedere le lancette. Ovviamente da questa scelta dipende anche l'autonomia, che è risultata molto variabile sulla base dell'utilizzo. Diciamo subito che l'orologio, anche se "spremuto" al massimo, dura molto più della media degli smartphone: si va da un minimo di un giorno e un massimo di più di due. Nel primo caso, limitando il suo utilizzo alle notifiche e alla gestione del player musicale di Android, ricaricato venedì a pranzo (tramite l'apposita base magnetica), ha dato chiari segni di cedimento domenica, più o meno alla stessa ora. Peccato non riuscire a fare un weekend intero, ma anche usandolo in modo impegnativo, si arriva sempre a sera.

Nonostante l'autonomia sia superiore a quella di uno smartphone, questa resta il limite principale della categoria: non si può pensare di competere con orologi che durano 1 anno avendo un'autonomia di un giorno o poco più. Certo, non raggiungeremo mai lo stesso risultato, ma con il progresso tecnologico riteniamo che l'obiettivo di una settimana di autonomia non sia così lontano. E quello sarà un momento decisivo per questo mercato.